Tappa di avvicinamento
20-06-2010 - News Generiche
Ieri ho partecipato alle prove libere della 7^ prova del Campionato Regionale Kart presso la pista di Eraclea Minoa: questa sessione era programmata come ulteriore tappa di avvicinamento al debutto in gara. E´ stata una sessione.......col botto, sia letteralmente che metaforicamente.
La giornata, infatti, si è aperta con un brutto incidente alla curva 4 dovuto ad un´improvvisa avaria al sistema frenante a causa di un perno di fissaggio che, esternamente perfetto, presentava invece un difetto strutturale. Non c´è avaria peggiore per un pilota: arrivi pieno di grinta in staccata, dai un pestone al pedale per avere una frenata decisa ed impostare la traiettoria.........ma il pedale del freno "cade". Ho avuto solo il tempo di intraversare in kart per rallentarlo e non impattare frontalmente contro le gomme di protezione che, comunque, hanno fatto egregiamente il loro dovere. Non nego di essere sceso dal kart scosso e anche dispiaciuto perché, visti i danni, pensavo che la mia giornata (o almeno la mattinata) di prove fosse finita, ma qui Giuseppe Russo ed il team hanno dato un esempio di attaccamento al lavoro encomiabile: la prima frase è stata "come stai", la seconda "te la senti di continuare" la terza "fra mezz´ora il kart è pronto". Credo riaverlo guardato come si può guardare un marziano appena atterrato sulla terra. Appena risposto "sto bene, voglio continuare" ho visto sparire lui ed il fido Manuele nel paddock correndo con il kart sul carrellino. Morale della favola.......alla sessione successiva della mia categoria ero regolarmente in pista!!.
Le sessioni successive sono quindi state improntate alla ricerca dell´assetto e del rapporto al cambio perfetto. L´assetto ottimale lo abbiamo ottenuto quasi subito, limitando la capacità di inserimento in curva a favore di una scorrevolezza progressiva sulle 4 ruote, indispensabile per affrontare velocemente la curva prima del traguardo e la percorrenza e l´uscita da tutte le altre curve (abbastanza lente) del tracciato. La ricerca del rapporto migliore è stata praticamente continua in quanto la pista è molto difficile da interpretare a causa di numerosissime sconnessioni presenti in traiettoria che fanno sobbalzare il kart facendogli perdere aderenza: bisogna quindi decidere se utilizzare un rapporto che "spinga" lungo le traiettorie classiche piuttosto che un altro che permetta di effettuare traiettorie più chiuse o più aperte per evitare appunto queste fastidiosissime "gobbe". Il compromesso finale mi ha molto soddisfatto ed i tempi ne hanno dato conferma: all´ultima sessione, con la temperatura esterna abbassatasi moltissimo e gomme "finite" ho ottenuto un tempo di solo 17 centesimi superiore della mia migliore prestazione, ottenuta nella prima sessione pomeridiana. Sul motore, infine, abbiamo infatti lavorato poco in quanto l´unica modifica, effettuata fra la sessione 3 e la 4, lo ha reso praticamente perfetto.
Il bilancio della giornata è stato molto buono. Abbiamo infatti realizzato il miglior tempo in 34".53 centesimi con gomme usate, a circa 4 decimi dal miglior tempo della mia categoria, realizzato da un pilota decisamente più esperto. Ciò mi fa ben sperare e sento il debutto in gara più vicino. Mi manca ancora la costanza nella realizzazione dei tempi, per cui ogni 4-5 giri buoni commetto qualche errore che in gara fatalmente mi penalizzerebbe.
Due ultime annotazioni: 1) grazie al team Russo per la professionalità e la qualità dei kart (di questo ringrazio indirettamente anche la LGK); 2) ho annotato con estremo piacere una grande correttezza da parte di tutti i piloti in pista (almeno di quelli della mia categoria). Nessuno scende in pista per arrivare secondo e l´agonismo è ben accetto, ma se l´agonismo è anche intelligente è meglio......
Fonte: A. Miraglia
La giornata, infatti, si è aperta con un brutto incidente alla curva 4 dovuto ad un´improvvisa avaria al sistema frenante a causa di un perno di fissaggio che, esternamente perfetto, presentava invece un difetto strutturale. Non c´è avaria peggiore per un pilota: arrivi pieno di grinta in staccata, dai un pestone al pedale per avere una frenata decisa ed impostare la traiettoria.........ma il pedale del freno "cade". Ho avuto solo il tempo di intraversare in kart per rallentarlo e non impattare frontalmente contro le gomme di protezione che, comunque, hanno fatto egregiamente il loro dovere. Non nego di essere sceso dal kart scosso e anche dispiaciuto perché, visti i danni, pensavo che la mia giornata (o almeno la mattinata) di prove fosse finita, ma qui Giuseppe Russo ed il team hanno dato un esempio di attaccamento al lavoro encomiabile: la prima frase è stata "come stai", la seconda "te la senti di continuare" la terza "fra mezz´ora il kart è pronto". Credo riaverlo guardato come si può guardare un marziano appena atterrato sulla terra. Appena risposto "sto bene, voglio continuare" ho visto sparire lui ed il fido Manuele nel paddock correndo con il kart sul carrellino. Morale della favola.......alla sessione successiva della mia categoria ero regolarmente in pista!!.
Le sessioni successive sono quindi state improntate alla ricerca dell´assetto e del rapporto al cambio perfetto. L´assetto ottimale lo abbiamo ottenuto quasi subito, limitando la capacità di inserimento in curva a favore di una scorrevolezza progressiva sulle 4 ruote, indispensabile per affrontare velocemente la curva prima del traguardo e la percorrenza e l´uscita da tutte le altre curve (abbastanza lente) del tracciato. La ricerca del rapporto migliore è stata praticamente continua in quanto la pista è molto difficile da interpretare a causa di numerosissime sconnessioni presenti in traiettoria che fanno sobbalzare il kart facendogli perdere aderenza: bisogna quindi decidere se utilizzare un rapporto che "spinga" lungo le traiettorie classiche piuttosto che un altro che permetta di effettuare traiettorie più chiuse o più aperte per evitare appunto queste fastidiosissime "gobbe". Il compromesso finale mi ha molto soddisfatto ed i tempi ne hanno dato conferma: all´ultima sessione, con la temperatura esterna abbassatasi moltissimo e gomme "finite" ho ottenuto un tempo di solo 17 centesimi superiore della mia migliore prestazione, ottenuta nella prima sessione pomeridiana. Sul motore, infine, abbiamo infatti lavorato poco in quanto l´unica modifica, effettuata fra la sessione 3 e la 4, lo ha reso praticamente perfetto.
Il bilancio della giornata è stato molto buono. Abbiamo infatti realizzato il miglior tempo in 34".53 centesimi con gomme usate, a circa 4 decimi dal miglior tempo della mia categoria, realizzato da un pilota decisamente più esperto. Ciò mi fa ben sperare e sento il debutto in gara più vicino. Mi manca ancora la costanza nella realizzazione dei tempi, per cui ogni 4-5 giri buoni commetto qualche errore che in gara fatalmente mi penalizzerebbe.
Due ultime annotazioni: 1) grazie al team Russo per la professionalità e la qualità dei kart (di questo ringrazio indirettamente anche la LGK); 2) ho annotato con estremo piacere una grande correttezza da parte di tutti i piloti in pista (almeno di quelli della mia categoria). Nessuno scende in pista per arrivare secondo e l´agonismo è ben accetto, ma se l´agonismo è anche intelligente è meglio......
Fonte: A. Miraglia